giovedì 18 dicembre 2014

Polpette di borlotti in crema di salvia


Oggi pomeriggio ho preparato delle polpette di fagioli borlotti per la cena; l'idea era quella di cuocerle in forno ed accompagnarle ad un'insalata, ma poi, all'ultimo momento, vista la giornata fredda e umida, ho preferito cuocerle in padella e servirle con "un'ingrediente in più" :-) , una coccola calda al rientro da una lunga giornata fuori: una crema aromatizzata con della salvia fresca! Dal punto di vista nutrizionale i fagioli sono un alimento completo, sono ricchi di carboidrati e hanno buon apporto proteico, un ridotto apporto di grassi, inferiore anche alla soia, mentre la buccia è ricca di fibre, che hanno un ruolo determinante nella regolarità intestinale. I fagioli sono molto nutrienti e, ricchi di vitamine A, B, C, ed E, contengono inoltre sali minerali e oligominerali, come potassio, ferro, calcio, zinco e fosforo. Sono inoltre ricchi di lecitina, che favorisce l'emulsione dei grassi,e di conseguenza la riduzione del livello di colesterolo.

INGREDIENTI 
per circa 16 polpette

  • 4 patate piccole
  • 240 g di fagioli borlotti lessati
  • 2 cucchiai di lievito alimentare in fiocchi
  • 50 grammi di amido di mais
  • 1/2 cipolla dorata
  • 1/2 cucchiaino di curry
  • 1/2 cucchiaino di rosmarino essiccato
  • pangrattato o farina di mais per panatura q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
per la crema
  • 1 bicchiere di latte di soia naturale 
  • 4 o 5 foglie di salvia fresca
  • 1 cucchiaio di fecola di patate o amido di mais
  • 1 cucchiaio di lievito alimentare in fiocchi
  • sale q.b.

PREPARAZIONE


Lessare le patate e lasciarle raffreddare, poi schiacciarle con una forchetta o con uno schiacciapatate. Con un robot da cucina frullare i borlotti lessati. In una padella antiaderente scaldare dell'olio extravergine d'oliva, soffriggere la cipolla tritata finemente con le spezie e far raffreddare. In un recipiente unire tutti gli ingredienti, salare ed amalgamare bene tutto con l'aiuto di un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto omogeneo. Con le mani leggermente umide, formare delle palline di impasto e passarle nella farina di mais. Una volta formate le polpette è consigliabile lasciarle a riposare nel frigorifero almeno un'ora, per far si che risultino più compatte.
Le polpette possono essere cotte per qualche minuto in padella, con un filo d'olio extravergine, avendo cura di girarle spesso, oppure in forno, finché non si sarà formata una crosticina dorata. Per preparare la crema sciogliere un cucchiaio di farina in un bicchiere di latte, mescolando con una frusta per non creare grumi. Mettere in un pentolino, aggiungere la salvia, il lievito in fiocchi, salare e cuocere a fuoco basso finché non si addensa, quindi spegnere la fiamma. Impiattare le polpette ben calde e cospargerle di crema.
Buon appetito!











mercoledì 10 dicembre 2014

Vellutata di sedano rapa all'aroma di coriandolo e timo

 E' arrivato l'inverno e inizia a fare davvero freddo, così, specialmente la sera, non c'è nulla di meglio di una bella vellutata fumante per riscaldarci! Oggi ho preparato una vellutata di sedano rapa, un ortaggio dal sapore molto delicato.
Il sedano-rapa è un tipico ortaggio da radice, che vanta proprietà diuretiche e disinfettanti, fornisce un ridotto apporto calorico (23 kcal per 100 grammi) ed è costituito per l'88% di acqua, mentre il restante 12% è ripartito tra carboidrati, fibre, proteine e grassi. La radice è ricca di vitamine (in particolare vitamina k, utile alla salute delle ossa e alla coagulazione del sangue) e sali minerali come ferro, potassio e manganese.
Oltre ad essere delizioso, perciò, il sedano rapa, anche se non è semplicissimo sa pulire e da maneggiare, è un prezioso alleato della nostra salute e della linea e non può mancare sulle nostre tavole in questa stagione!





INGREDIENTI
  • 1 sedano rapa
  • 1 cipolla
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 2 o 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere
  • timo essiccato q.b.
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b.
PREPARAZIONE

In un pentolino preparare 1 litro di brodo vegetale. In una casseruola scaldare l'olio e aggiungere la cipolla tagliata fine. Far appassire la cipolla, poi aggiungere il sedano rapa pelato e tagliato a tocchetti e il coriandolo. Salare e far cuocere a fiamma moderata per qualche minuto, poi iniziare ad aggiungere uno o due mestoli di brodo alla volta, finché il sedano rapa non sarà diventato morbido. Quando il sedano rapa è cotto, frullare con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea. . Aggiungere il timo e aggiustare di sale. Servire con una spolverata di pepe nero e un filo d'olio extravergine a crudo. Buon appetito!! 


mercoledì 3 dicembre 2014

Succo multivitaminico


Qualche mese fa, in occasione del mio compleanno, mio marito mi ha regelato un estrattore di succo a freddo.
Un estrattore di succo a freddo è un elettrodomestico che spreme frutta o verdura lavorando a basso numero di giri (nel mio caso a 40 giri al minuto).
In altre parole lavora come un torchio, estraendo a freddo il succo, lasciando intatte le proprietà nutritive di frutta e verdura e conservando inalterati le vitamine, i minerali e gli enzimi. 
A differenza di una normale centrifuga, inoltre, l’estrattore riesce ad estrarre una quantità superiore di succo partendo dallo stesso quantitativo di frutta o verdura e permette quindi di avere meno scarti. 
Da quando ho il mio estrattore mi sbizzarrisco a creare succhi quasi quotidianamente, combinando frutta e verdura per avere sempre a disposizione la mia dose di energia pura! 
Oggi, ad esempio, ho creato un succo multivitaminico per mio marito che si è preso un bel raffreddore. Per ottenere 4 bei bicchieri di succo ho utilizzato:
  • 4 arance: le arance rappresentano un'importante fonte di vitamina C, di vitamina A e di vitamine del gruppo B
  • 2 kiwi: il kiwi possiede un alto contenuto di vitamina C, che agisce contro i radicali liberi, è diuretico e rafforza le difese immunitarie
  •  2 pere: la pera contiene vitamina C, sali minerali, tannino, acido malico e citrico, ed è costituita per il 16% da fibre
  • 2 cm di radice di zenzero: lo zenzero ha proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie e antipiretiche; in alcuni paesi dell'Asia è comunemente usato in caso di influenza e raffreddore.
Il succo ottenuto, oltre ad essere molto buono e dissetante, è una miniera di vitamine (soprattutto di vitamina C) ed è ottimo per contrastare i malanni di stagione e tenere alte le nostre difese immunitarie.
I succhi fatti in casa poi sono sempre da preferire ai succhi già pronti del supermercato, in particolare per i bambini, poiché sono completamente naturali e privi di conservanti, coloranti, antiossidanti, zuccheri o edulcoranti.
Buon succo a tutti!!



giovedì 6 novembre 2014

Ricetta crudista: spaghetti di zucchine con pesto di mandorle



Anche oggi per pranzo ho preparato un piatto crudista: utilizzando l'apposito attrezzo per fare gli spaghetti di verdura, ho realizzato degli spaghetti di zucchina con un profumatissimo pesto alle mandorle. Le zucchine hanno molte proprietà benefiche per l’organismo. Contengono considerevoli   quantità di potassio, di vitamina A, vitamina C, di carotenoidi,di vitamina E e di acido folico, che compie un’efficace azione digestiva. Tra le caratteristiche terapeutiche delle zucchine si annoverano la proprietà lassative e antinfiammatorie, disintossicanti e anche diuretiche, utili anche per contrastare le infiammazioni urinarie, insufficienze renali, disfunzioni a livello intestinale, come dissenteria e stipsi.
Il loro ridotto apporto calorico, solo 18 kcal per 100 gr, le rende perfette nelle diete ipocaloriche: sono povere di sale, non hanno grassi, pochissimi carboidrati e proteine.
Mangiare zucchine non significa solo ottenere benefici per il corpo, ma anche per il nostro equilibrio psico-fisico: favoriscono il sonno, rilassano la mente e possono dare grande sostegno in casi di malessere generale e spossatezza. Naturalmente con la cottura perderemmo buona parte delle vitamine termolabili delle zucchine, in particolare la vitamina C, perciò è bene consumarle spesso crude.

INGREDIENTI

  • 2 zucchine grandi
  • due manciate abbondanti di basilico fresco
  • 7/8 pomodorini pachino maturi
  • una manciata di mandorle spellate non tostate
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
  • 1/2 spicchio d'aglio 
  • lievito alimentare q.b. 

PREPARAZIONE

La preparazione di questo piatto è semplice e veloce, è sufficiente creare con l'apposito utensile (che vedete qui sopra in foto) degli spaghetti con le zucchine (in alternativa si possono realizzare delle tagliatelle con un pela-patate), poi con l'aiuto di un robot da cucina andiamo a realizzare il pesto tritando insieme il basilico, le mandorle, i pomodorini, gli eventuali residui di zucchina e l'aglio.
Non ci resta che impiattare e condire con sale, un filo d'olio extravergine e una spolverata di lievito alimentare. 
Buon appetito!! 


Burger di tofu alle verdure



Mi piace molto sperimentare per creare nuovi gusti per i miei burger e questa volta, prendendo spunto da una ricetta trovata per caso sfogliando una rivista in aereo, ho provato a realizzare dei burger di tofu con verdure. Ho accompagnato questi burger, gustosi e saporiti, con delle patate al forno, ma sono ottimi anche nel classico panino da fast food, con una fetta di pomodoro, una foglia di insalata e le salse che preferite.


INGREDIENTI
per circa 6/7 burger

  • 360 grammi di tofu bio al naturale
  • 1/2 costa di sedano
  • 2 carote
  • 1 scalogno
  • 1 spicchio d'aglio
  • una manciata abbondante di prezzemolo
  • una manciata di origano fresco
  • una manciata di nocciole
  • una manciata di mandorle
  • 2 cucchiai di semi di sesamo
  • 1 cucchiaio di amido di mais o fecola di patate
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • 2 cucchiai di lievito alimentare
  • 3 cucchiai di pangrattato, oltre a quello che servirà per la panatura
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 1/2 cucchiaino di curry
  • sale q.b.



PREPARAZIONE

In un robot da cucina tritare carote, scalogno, sedano, aglio, prezzemolo, nocciole, mandorle e sesamo. Trasferire in una padella antiaderente e far soffriggere con poco olio extravergine per 5 minuti, poi lasciar raffreddare. Tritare il tofu insieme all'origano e alla salsa di soia, quindi unire al composto di verdure raffreddato. Aggiungere 3 cucchiai di pangrattato, l'amido di mais, il lievito alimentare, l'olio, il sale e il curry. Amalgamare bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Se risultasse poco compatto aggiungere pangrattato. Con un cucchiaio, trasferire l'impasto nello stampo per burger. Formare i burger e impanarli nel pangrattato. Farli raffreddare in frigo per almeno un'ora. Si possono cuocere in padella per 10 minuti a fuoco moderato, con un filo d'olio, oppure in forno per 15/20, avendo cura di girarli a metà cottura.
Buon appetito!


mercoledì 5 novembre 2014

Riso Venere con zucchine in crema speziata



Giorni fa ho ricevuto in regalo del riso Venere integrale, molto aromatico, dal caratteristico colore nero. Il riso Venere viene lavorato solo integrale poichè le sue caratteristiche principali e importanti (colore, aroma, sostanza) sono contenuti soprattutto nella parte esterna del chicco e quindi con la raffinazione si andrebbe a perdere tutto quello che rende così speciale e unico questo riso, che contiene proteine, antiossidanti e sali minerali: calcio, ferro, manganese, zinco, selenio. Il suo gusto si sposa bene con tutte le verdure. Io ho pensato di abbinarlo con le zucchine e realizzare una crema leggermente speziata per legare insieme tutti i sapori ed esaltarli. Ho scelto zafferano e curcuma per la loro sorprendenti proprietà: lo zafferano è ricchissimo di antiossidanti e ha effetti benefici sul sitema nervoso, mentre la curcuma (specie se abbinata al pepe nero) ha proprietà antinfiammatorie, digestive e, pare, anche antitumorali.


INGREDIENTI
(per 3 persone)

  • 300 grammi di riso venere
  • 2 zucchine grandi
  • 1 scalogno
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • zafferano q.b.
  • curcuma q.b.
  • una confezione da 200 ml di panna vegetale 
  • sale e pepe q.b.



 PREPARAZIONE

Lessare il riso venere in abbondante acqua salata (occorrono circa 35/40 minuti). Tagliare le zucchine a tocchetti. In una padella antiaderente far appassire uno scalogno tritato in un filo di olio extravergine d'oliva, quindi aggiungere le zucchine, la curcuma e lo zafferano, salare e far cuocere. Quando le zucchine sono pronte, aggiungere la panna e il riso lessato e scolato e mescolare bene per qualche minuto poi spegnere la fiamma. Servire con una spolverata di pepe nero, per esaltare le proprietà della curcuma.
Buon appetito!



martedì 4 novembre 2014

Intervista per La Gazzetta di Massa e Carrara

Oggi ho avuto il piacere di essere intervistata in merito al blog da Massimo Benedetti, giornalista apuano che scrive per la testata on-line "La Gazzetta di Massa Carrara". Ringrazio Massimo per l'opportunità che mi ha dato e per aver scelto proprio L'ingrediente in più. Qui di seguito, potete leggere l'intervista, da oggi on-line sul sito de La Gazzetta di Massa e Carrara. In foto, io nella mia cucina! :)  

Francesca Geloni, un blog all'insegna del veganismo

 
 
martedì, 4 novembre 2014, 17:21
di massimo benedetti
Si sta affermando sempre di più in larghissime fette della popolazione mondiale: festival ad hoc gli vengono dedicati ed organizzati; fior di teorici, di professori e di cultori ne scrivono trattati, libri e ne moderano conferenze. Il veganismo è una realtà di cui oggi è impossibile non parlare e non accorgersene. La scelta vegan risponde a idee, posizioni, prese di coscienza ben precise e ponderate, frutto di un radicale cambiamento di quanto, nello status quo, si era concepito e pensato, del modo in cui il mondo e le cose erano state viste e concepite. Francesca Geloni, carrarese, adesso vive in provincia di Milano: vegana da qualche anno, ha fondato un blog tutto dedicato al vegan a 360 gradi.
Francesca racconti la sua esperienza personale: come si è avvicinata alla scelta rivolta al veganismo?
E' successo cinque anni fa, in seguito alla visione di un documentario intitolato Earthlings. Prima di allora, sono sincera, non mi ero mai interrogata sulla provenienza del mio cibo, o dei miei capi di abbigliamento. Devo dire che quel film mi ha letteralmente aperto gli occhi e mi ha spinta ad iniziare un percorso di consapevolezza. Insomma, non che non sapessi che la maggior parte del cibo che consumiamo sulle nostre tavole e buona parte dei nostri capi di abbigliamento proviene dagli animali, ma non avevo mai approfondito ed interiorizzato questa informazione. Essere a conoscenza di una realtà ed averne una reale consapevolezza secondo la mia esperienza sono due cose profondamente diverse e producono comportamenti differenti Ho sempre pensato di amare gli animali e di rispettarli solo perché ero contraria al loro maltrattamento o a pratiche che ritenevo violente come la caccia o l'industria delle pellicce. Quel documentario mi ha messo di fronte all'incoerenza della mia etica, alla violenza e alla sopraffazione che si cela dietro ogni prodotto animale e al fatto, innegabile,  che questo quotidiano spargimento di sangue non è necessario, perciò doppiamente immorale. Non abbiamo bisogno di cibarci di prodotti animali per vivere ed, anzi, ho poi scoperto, grazie a studi come quello effettuato dal dott. Campbell o dal prof. Franco Berrino e dal prof. Veronesi (oncologi italiani di fama mondiale), che la nostra salute ne trae addirittura giovamento. Da quel momento, dico sempre, è iniziata la mia rinascita. Oggi mi sento una persona migliore, non perfetta, ma senz'altro oggi posso dire di fare del mio meglio per causare la minor sofferenza possibile. Sono più attenta al rispetto dell'ambiente, ho sviluppato una coscienza ecologica maggiore e, oltre a non acquistare più prodotti provenienti dallo sfruttamento animale, cerco anche di non acquistare prodotti che finanzino lo sfruttamento dei lavoratori e dei bambini e cerco di inquinare il meno possibile.
Veganismo e non veganesimo, giusto?
Si, è più corretto parlare di veganismo, in quanto si tratta di una filosofia di vita e non di una religione. Il veganismo è la conseguenza pratica dell'antispecismo, ovvero della filosofia che rifiuta ogni discriminazione basata sull'appartenenza ad una specie. L'etica antispecista estende il diritto alla vita ed alla libertà ad ogni componente del regno animale.
Come è strutturato e di cosa tratta esattamente il suo blog?
Il mio blog è una new entry della rete, esiste da poco tempo e, grazie all'incoraggiamento dei miei amici che ad ogni invito a cena dopo aver assaggiato i miei piatti, scherzosamente, mi chiedevano quando avrei aperto un ristorante: così ho fatto, ma si tratta di un ristorante virtuale. Magari un domani mi dedicherò davvero alla ristorazione, ma per ora preferisco diffondere sul web le mie ricette, anche per sfatare molti pregiudizi riguardo la cucina vegan, che, oltre ad essere varia e gustosa, è anche salutare e colorata. Si tratta di guardarci dentro e decidere che mondo vogliamo. Il mio blog si chiama "L'ingrediente in più" ed è recentemente diventato anche una pagina facebook. E' una raccolta di ricette e suggerimenti per un'alimentazione più consapevole e più salutare. Si chiama l'ingrediente in più perché, secondo me,  ciò che caratterizza la cucina vegan è proprio l'amore per la vita. In fondo, come spiego nel blog, si tratta di scegliere che mondo vogliamo. Io vorrei un mondo privo di violenza e sopraffazioni, privo di sfruttamento, dove ogni essere senziente possa vivere la propria vita in libertà. Così ho voluto fare mio il motto di Gandhi "sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" ed è stata la scelta più bella ed importante della mia vita. Molti sono convinti che essere vegan significhi fare delle rinunce, per me significa invece riuscire finalmente ad assaporare con gioia e serenità il cibo. Sono sempre stata una frana ai fornelli, ma, da quando ho scelto di essere vegan, mi sono appassionata alla cucina come mai mi era accaduto, al punto di voler condividere con tutti le gioie della mia tavola.
Il veganismo è una scelta che cambia radicalmente il modo di vedere le cose, di rapportarsi ad esse, di relazionarsi sia alla natura, alle persone, al rispetto dell'ambiente: forse non mi esprimo in termini corretti. Tuttavia può aiutarci a capire esattamente cosa succeda quando si comprende che, tutto quanto fatto e vissuto in precedenza fino ad un certo punto della nostra vita, cambia radicalmente?
Io sono solita dire che dopo la scelta vegan il mondo cambia, perché cambiano gli occhi con cui lo si guarda. Cambia la consapevolezza con cui ci si approccia alla realtà e, di conseguenza, cambiano le prospettive. E' vero che si affronta molta sofferenza alla quale prima non si faceva molto caso. Ma, assieme all'empatia per la sofferenza di molte creature, c'è la consapevolezza di fare la propria parte per alleviarla. Senza dubbio si acquisisce più amore per la natura, si apprezzano molto di più i doni della terra, si fa più attenzione alle tematiche ambientali. Per esempio, per quanto mi riguarda, sento di amarmi molto di più e faccio molta più attenzione alla mia salute: ho smesso di fumare, pratico il trekking in montagna e, ogni volta che posso, faccio lunghe passeggiate all'aria aperta. Non ho più l'automobile e studio sempre con la massima attenzione l'etichetta di ogni prodotto che acquisto, compro molto meno e ho riscoperto il piacere dei prodotti fatti in casa. Sono cambiate molte delle mie abitudini, anche il rapporto con le persone è più sincero e libero da fronzoli. Sono più serena e in pace con me stessa, percepisco un senso di appartenenza che prima non avevo mai provato. E' un percorso, mi ripeto. Un percorso di consapevolezza. Un risveglio.
Quale è l'ostacolo principale, secondo lei, in virtu' del quale, molte persone, pur vedendo, leggendo e con gli occhi aperti su certe tematiche, tuttavia continuano ad andare avanti nel proprio percorso? Parliamoci chiaro: una volta che si sceglie il veganismo, indietro non si torna.
Non ci sono particolari ostacoli nella pratica di uno stile di vita vegan. Ogni vegano le dirà che una volta fatta questa scelta, tutto è stato molto più facile di quanto si pensasse, anche perché ormai si trovano praticamente ovunque capi d'abbigliamento che non contengano prodotti animali o cosmetici non testati su animali. Per quanto riguarda l'alimentazione è ancora più semplice perché la terra ci fornisce tutto il necessario: legumi, cereali, frutta e verdura. E per chi li desidera esistono ormai anche moltissimi prodotti confezionati per vegani anche in qualsiasi supermercato. Il grande scoglio è solo uno: l'abitudine. Il solo pensiero di cambiare delle abitudini ormai consolidate, che vengono tramandate e praticate in maniera automatica, provoca una resistenza. Ogni tipo di cambiamento genera inizialmente una resistenza. Ma se la motivazione è abbastanza forte e sentita, nessuna resistenza può durare a lungo, anche perché, come ho già spiegato,  le alternative esistono e sono ormai accessibili a tutti. Nel mio caso, a superare l'ostacolo dell'abitudine senza alcuna resistenza, è bastata la consapevolezza che la sofferenza e la morte degli animali (ogni giorno nel mondo vengono uccisi mezzo miliardo di animali, oltre 8 milioni solo in Italia) non è necessaria alla nostra sopravvivenza quindi,a mio avviso,eticamente ingiustificabile.
A volte si sente dire che i vegani abbiano problematiche legate al cibo, dal momento che muta radicalmente il loro regime "classico" alimentare. In realtà non è proprio così. Perché?
Essere vegani non significa automaticamente mangiare in modo sano. Faccio un esempio: una persona che mangia ogni giorno patatine fritte e beve bibite gassate è vegana, ma non tutela la propria salute e probabilmente avrà un sacco di problematiche legate al suo modo di alimentarsi.L'alimentazione vegana è potenzialmente quella più sana per l'essere umano, perché priva dei grassi saturi e del colesterolo derivanti dai prodotti animali,ma deve essere praticata con buon senso. Per alimentarsi in maniera sana e bilanciata è sufficiente affidarsi alla natura e a tutti i prodotti che la terra ci regala, alternandoli, variando spesso e cercando di consumarli nella maniera più semplice possibile. Questo non significa affatto mangiare insalata tutti i giorni, ma nemmeno abusare di fritture e cibi confezionati, farine e zuccheri raffinati, come cerco di spiegare nel mio blog.
Quali sono, ammesso che esistano, gli iter per cui ci si avvicina al vegan? Molti, da carnivori incalliti, passano al vegan.
I percorsi che possono portare ad abbracciare uno stile di vita vegan sono molteplici e variano a seconda della sensibilità delle persone. Molti si avvicinano a queste tematiche grazie alle campagne di sensibilizzazione delle varie associazioni di tutela dei diritti animali presenti sul territorio, altri invece scelgono uno stile di vita vegan per motivi strettamente salutistici poiché recentemente sono stati pubblicati eminenti studi scientifici a supporto della tesi secondo la quale l'alimentazione vegan è la più efficace nella prevenzione di alcuni tipi di tumore e di patologie cardio-vascolari. Altri ancora vengono guidati dalla consapevolezza che l'alimentazione vegana assicurerebbe cibo e risorse a sufficienza a tutta la popolazione mondiale a fronte di un minor impiego di risorse, minore spreco di acqua e un minore impatto ambientale. Sono tutte motivazioni molto forti e molto valide.
Pregi e difetti, invece, dell'essere vegetariano: è una fase intermedia pre- vegan, una scelta definitiva o cosa altro. Ci sono sedicenti vegetariani che, tuttavia, si cibano di pesce....
Il vegetariano, per definizione, è chi rifiuta di cibarsi di animali, compresi quindi gli animali acquatici come i pesci, i crostacei e i molluschi. Chi si ciba di pesce non può essere definito in alcun modo vegetariano. E' importante non fare confusione, in quanto capita che alcuni ristoranti inseriscano erroneamente nel menu dei piatti contenenti pesce presentandoli come piatti vegetariani. Il vegetariano non si ciba di animali, ma accetta di consumarne i derivati: latticini, uova, miele. Spesso l'alimentazione vegetariana è adottata per un certo periodo di tempo, come transizione verso la scelta vegan, ma, a volte,  è una scelta definitiva, perché, in buona fede, si è convinti che la filiera dei derivati non produca sofferenza negli animali e si ignora che la realtà è purtroppo ben diversa. Chiunque si informi non avrà difficoltà a verificare quanta sofferenza vi sia anche nella sola prigionia e nelle condizioni di allevamento delle filiere dei derivati, faccio solo due esempi: per avere latte un mammifero deve aver partorito e di conseguenza una madre non potrà allattare il suo cucciolo, che le verrà sottratto e mandato al macello. Per quanto riguarda le uova la realtà non è migliore: a parte l'enorme sofferenza a cui sono sottoposte le galline ovaiole, i pulcini maschi nati da queste galline sono considerati "scarti" (in quanto non femmine non potranno produrre uova e, in quanto figli di ovaiole, non potranno mai diventare polli da carne perché il loro patrimonio genetico modificato li rende inadatti allo scopo) e quindi triturati vivi subito dopo la divisione dalle femmine. Se si vuole veramente smettere di causare queste inutili sofferenze, l'unica scelta da fare è quella vegana.
Secondo lei, le persone vanno sensibilizzate al vegan attraverso campagne globali di informazione, oppure è un percorso strettamente soggettivo? E, nel primo caso, è utile sensibilizzare, secondo lei, alla luce di come l'essere umano è fatto? Spieghi per chi legge il legame stretto tra chi compra una cocacola al supermarket ed un kalasnikov in una guerra......
A mio parere le campagne di sensibilizzazione sono molto utili, perché, nonostante viviamo nell'era dell'informazione globale, c'è ancora poca informazione su queste tematiche. E' bene che tutti siano messi al corrente di certe realtà, perché siano poi in grado di agire di conseguenza, se lo desiderano. E' un percorso personale, certo, ma deve sempre partire dall'informazione. Sono convinta che senza informazione non si possa fare nessuna scelta consapevole. Internet ci fornisce uno strumento potentissimo e dobbiamo usarlo per costruirci una consapevolezza sia come esseri umani che come consumatori. E' questione di responsabilizzazione. Molte informazioni oggi sono alla portata di tutti e sono in grado di poterci orientare nelle nostre scelte, facendoci, ad esempio, scegliere se finanziare o meno aziende o multinazionali coinvolte in attività che siano in contrasto con la nostra etica o con la nostra coscienza ecologica. L'esempio della Coca Cola è molto calzante, perché è una delle multinazionali coinvolte nel finanziamento di guerre e nella produzione di armi. Dobbiamo cioé renderci conto che la nostra spesa giornaliera ha un "peso" etico e politico ed iniziare ad usare responsabilmente questo strumento. Può essere a mio parere il motore di un reale cambiamento. Ma per far si che vi sia un cambiamento nella realtà, ci deve prima essere un cambiamento nelle coscienze."  Massimo Benedetti

Fonte: La Gazzetta di Massa e Carrara
Intervista originale QUI

Ricetta crudista: spaghetti di carote con crema vellutata


All'interno di un regime alimentare sano e corretto, è bene consumare grandi porzioni di cibo crudo,
poiché sappiamo che con la cottura gli alimenti perdono tutte le sostanze naturali e benefiche che la natura ci offre. Gli enzimi contenuti nella frutta e nella verdura crude sono essenziali per mantenere le corrette funzioni dell’organismo, per la digestione degli alimenti e per il processo di ricostruzione dei tessuti.
Il crudismo garantisce un apporto di vitamine e minerali non alterati dai processi di cottura, stimola la digestione, dà un grande senso di sazietà, disintossica, porta il peso del corpo al giusto livello e idrata.
Spesso si tende a pensare che i piatti crudisti siano monotoni e insapore e l'idea di crudismo è associata quasi automaticamente ad un'insalata. In realtà la cucina crudista è molto varia, creativa e soprattutto colorata e molto gustosa! 
Oggi, con l'aiuto di un utensile in grado di realizzare degli spaghetti di verdure, ho preparato un coloratissimo piatto di spaghetti crudisti! 

Gefu, utensile per realizzare spaghetti di verdura

INGREDIENTI

  • Due carote grandi
  • Un avocado piccolo
  • il succo di 1/2 limone
  • 4 pomodori secchi reidratati
  • 2 o 3 pomodorini pachino
  • sale, se si desidera (io non l'ho messo)


PREPARAZIONE

Pulire le carote e tagliarle a forma di spaghetti con l'aiuto dell'apposito attrezzo (si possono in alternativa realizzare delle fettuccine utilizzando un pela-patate). Mettere in ammollo i pomodori secchi e farli reidratare. Tagliare i pomodorini e l'avocado a dadini. In un robot da cucina mettere l'avocado, i pomodorini, i pomodori secchi, gli eventuali residui di carota e il succo di limone e tritare fino ad ottenere una crema vellutata. Impiattare gli spaghetti e condire con la crema ottenuta.
Un piatto semplice e colorato per un pranzo veloce, ma nutriente e alleato della nostra salute poiché ricco di vitamina C, beta-carotene e antiossidanti.
Buon appetito!

martedì 21 ottobre 2014

Medaglioni dorati di Lupini


Il Lupino è una leguminosa ricca di proteine e fibre, da sempre utilizzata nell’alimentazione mediterranea. Lupini
Attualmente, però, piuttosto che essere consumati a pasto, i lupini vengono gustati come snack, soprattutto durante le feste popolari.

Lupini
I lupini sono privi di glutine e sono una vera e propria miniera di sali minerali, in particolare ferro e potassio. Grazie al ridotto apporto calorico (circa 116 Kcal per 100g) e la vasta gamma di micro nutrienti in essi contenuti (ferro, calcio, potassio, magnesio) possono essere considerati una delle migliori e più sane fonti di proteine.

Questa sera per cena ho preparato dei medaglioni croccanti di lupini, accompagnati da un semplice cavolfiore cotto a vapore e condito con un filo d'olio e limone.
Un piatto semplice, veloce, leggero ma gustoso.

INGREDIENTI:

  • 500g di lupini in salamoia (si acquistano sottovuoto in qualsiasi supermercato)
  • 2 cucchiai di tahine (crema di sesamo) oppure di olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiai di lievito alimentare in fiocchi
  • 4 o 5 cucchiai di amido di mais o fecola di patate (si può utilizzare anche della farina di ceci)
  • acqua q.b.
  • sale q.b.
  • pangrattato q.b.
 PREPARAZIONE

Sgusciare i lupini e tritarli finemente con un robot da cucina o con un tritatutto, aggiungendo circa mezzo bicchiere d'acqua. Trasferire i lupini tritati in una ciotola, amalgamare bene coi restanti ingredienti fino a formare un impasto omogeneo e aggiustare di sale.
Con le mani formare dei medaglioni e passare nel pangrattato.
Far scaldare in una padella un velo di olio extravergine d'oliva e far dorare i medaglioni da entrambi i lati, girandoli a metà cottura, finché sui due lati si forma una crosticina dorata.

All'impasto dei medaglioni possiamo anche aggiungere gli aromi o le erbe che preferiamo per aromatizzarlo a nostro piacimento e alla cottura in padella possiamo preferire una cottura più leggera in forno per 15-20 minuti a 180°. Buon appetito!


mercoledì 15 ottobre 2014

L'ingrediente in più e I Natural: una felice collaborazione

Oggi sono particolarmente felice di annunciare la nascita di un nuovo progetto, curato da Eva, una mia carissima amica.
Il progetto ha preso forma attraverso un sito, I Natural.it che si occupa, cito testualmente, "della raccolta di informazioni organizzate e verificabili su quell'infinito patrimonio dell'umanità comunemente riferito ai rimedi naturali, allo scopo di diffonderne se possibile sia la padronanza che la fiducia, ma anche di sfatare miti e dicerie".
Il sito è curato con competenza, serietà e dedizione e spero che cresca nel tempo, avvalendosi anche del contributo attivo e dell'interazione col pubblico a cui si rivolge, raccogliendo la fortuna che merita e spero possa diventare un punto di riferimento per coloro che, sempre più numerosi, cercano di alimentarsi e di curarsi tornando ad attingere a piene mani dalla saggezza della Natura, riprendendo contatto con le nostre origini e riscoprendo un'importante bagaglio di conoscenze antiche che rischiano di scomparire e che invece vale la pena di continuare ad archiviare e tramandare.
Scopriremo che curarsi ed alimentarsi in maniera naturale è ancora possibile ed auspicabile, forse oggi più che mai, in un'epoca in cui è difficile non diffidare dei cibi già pronti, già processati industrialmente e chimicamente, contenenti additivi, conservanti e coloranti  che riempiono gli scaffali dei nostri supermercati o dei medicinali dai numerossisimi effetti collaterali, ormai distanti anni luce da un semplice principio attivo, che spesso mettono a tacere un sintomo e ci fanno dimenticare l'indispensabile lavoro di indagine delle cause dei nostri malesseri.
Sono orgogliosa anche di avere la possibilità di dare il mio piccolo contributo al progetto di I Natural, attraverso una collaborazione, grazie alla quale vedrete spesso ricette de L'ingrediente in più ospitate nel sito I Natural, a dimostrazione che la cucina naturale, oltre a deliziare i nostri palati, può dare una mano anche al nostro benessere, grazie alla scelta consapevole di ingredienti alleati della salute, dotati di proprietà curative.
Vi invito a perciò a visitare il sito I Natural e ad aiutarlo a crescere coi vostri suggerimenti e le vostre preziose indicazioni.
Auguro lunga vita a questo progetto e spero in una fruttuosa collaborazione.


lunedì 13 ottobre 2014

Tofu marinato alla Carrarese




Questo piatto, al quale sono particolarmente affezionata, è la versione vegana del Baccalà Marinato, un piatto tradizionale della città in cui sono nata e cresciuta, Carrara. Nella sua versione originale il piatto prevede l'utilizzo del baccalà, ma chi ha deciso di evolversi verso un mondo meno cruento e perciò di alimentarsi senza sofferenza può optare per questa versione, altrettanto gustosa e profumata, che prevede l'utilizzo del tofu al posto del pesce e un passaggio in più rispetto alla tradizione. Andiamo a scoprirla insieme!

INGREDIENTI 
(per 4 persone)

  • 800 g di tofu al naturale
  • tamari o shoyu (salsa di soia) q.b.
  • alghe kombu o altro tipo di alga a seconda dei vostri gusti ( se essiccate reidratare in acqua)
  • 250 grammi di polpa di pomodoro; 
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • olio extravergine d'oliva q.b. 
  • farina (io ho usato farina di tipo 1 macinata a pietra) q.b.
  • olio di semi per friggere q.b.
  • sale q.b.
  • rosmarino q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • aglio q.b.
  • 3/4 di bicchiere di aceto
  • un pizzico di peperoncino
PREPARAZIONE

Tagliare il tofu a cubetti non troppo piccoli (volendo il tofu può anche essere sbollentato per ammorbidirlo, ma è un passaggio facoltativo). Disporre in una terrina (se fatto sbollentare, prima aver cura di farlo raffreddare) in cui andremo a versare un'emulsione di salsa di soia, olio d'oliva, rosmarino tritato, prezzemolo tritato, le alghe tagliate a pezzetti e dell'aglio tritato. Coprire e lasciar marinare il tofu per alcune ore, meglio una notte intera (in questo caso riporre in frigorifero). 
Nel frattempo preparare la marinata di pomodoro: versare dell'olio extravergine d'oliva in una padella e far soffriggere lentamente un battuto di rosmarino, prezzemolo, aglio e un pizzico di peperoncino. Appena accenna a prendere colore versare la polpa di pomodoro, il concentrato e un bicchiere d'acqua. Quando inizia il bollore unire i 3/4 di bicchiere di aceto, aggiustare di sale e far tirare la salsa per 15/20 minuti, dopodiché spegnere la fiamma e far raffreddare. 
Quando il tofu avrà raggiunto la marinatura ideale scolarlo e passare ogni cubetto nella farina e friggere in abondante olio bollente finché sui cubetti si sarà formata una bella crosticina dorata. Porre i cubetti fritti su carta assorbente per scolare l'olio in eccesso.
Disporre il tofu fritto e ben asciugato in una pirofila e versarvi poi sopra il sugo di marinatura. Servire a temperatura ambiente.
Ricordiamoci sempre che eliminare la sofferenza dalle nostre tavole è possibile, non significa affatto rinunciare ai buoni sapori e alle tradizioni e poi...ci permette di vivere anche meglio!


lunedì 22 settembre 2014

Yogurt cake vaniglia e arancia

Il week-end appena trascorso ci ha regalato una serie di belle giornate soleggiate e calde, con temperature ancora estive, perciò quale migliore occasione per preparare una torta fresca e fruttata, che non ha bisogno di passare in forno ma solo in frigorifero?

INGREDIENTI

per la base
  • 300 grammi di biscotti integrali, tipo digestiv1e
  • 150 grammi di burro di soia (o margarina vegetale bio senza grassi idrogenati)
per la farcitura
  • 1 confezione da 200 ml di panna da montare vegetale
  • 500 grammi di yogurt naturale di soia
  • 500 ml di latte vegetale
  • 6/8 cucchiai di zucchero integrale di canna
  • 1 cucchiaino di vaniglia in polvere
  • scorza d'arancia o qualche goccia di aroma d'arancia
  • 5/6 cucchiaini di agar-agar in polvere
per la gelatina all'arancia
  • 200 ml di succo d'arancia filtrato 
  • zucchero integrale di canna q.b.
  • 2/3 cucchiaini di agar-agar o una confezione di gelatina vegan per torte

  • cioccolato fondente grattugiato q.b. per guarnire 
 

 PREPARAZIONE

Passare nel robot da cucina i biscotti fino a sminuzzarli finemente. Sciogliere il burro di soia a bagnomaria e in una ciotola amalgamarlo bene con i biscotti tritati. Trasferire il composto sul fondo di una teglia (con cerniera apribile) e livellarlo schiacciandolo con le mani fino ad ottenere una base omogenea. Riporre la teglia in frigorifero per far si che la base si solidifichi. Nel frattempo montare la panna in una ciotola capiente. In un pentolino mettere a scaldare quasi tutto il latte vegetale (ne teniamo da parte un bicchiere in cui facciamo sciogliere l'agar agar), aggiungere lo zucchero di canna, la vaniglia, la scorza d'arancia e portare ad ebollizione. Quando il latte inizia a bollire, togliere la scorza d'arancia e versare il bicchiere di latte in cui abbiamo fatto sciogliere l'agar agar. Far bollire per qualche minuto continuando a mescolare, poi spegnere la fiamma e lasciar raffreddare per qualche minuto. In una ciotola capiente versare il composto appena preparato e unire la panna montata e lo yogurt, mescolando bene per far amalgamare tutti gli ingredienti. Togliere la teglia dal frigo, versarci sopra il composto ottenuto e riporre nuovamente in frogorifero per un paio d'ore. Quando la torta sarà solidificata, preparare la gelatina: con uno spremiagrumi o un estrattore di succo preparare 200 ml di succo d'arancia e filtrarlo con un colino a trama fine. Mettere in un pentolino, dolcificare a piacere con zucchero integrale di canna e portare ad ebollizione. Appena il succo inizia a bollire, versare il preparato per ottenere la gelatina vegetale (oppure 2/3 cucchiaini di agar agar disciolti in mezzo bicchiere d'acqua). Far bollire per 3/4 minuti, spegnere la fiamma e far raffreddare. Quando il composto inizia a gelificare togliere la torta dal frigo ed aggiungere la gelatina. Riporre nuovamente la teglia in frigo per circa una mezz'oretta. Per guarnire grattugiare sopra la torta del cioccolato fondente senza zucchero. Buon appetito!!


martedì 16 settembre 2014

Insalata di quinoa con mango e zenzero

La Quinoa è una pianta erbacea annuale proveniente dal Sud America, che appartenente alla stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola, ed è un alimento proteico e ipocalorico, dal sapore delicato. Contiene fibre e minerali come fosforo, magnesio, ferro e zinco ed è adatta ai celiaci, in quanto è totalmente priva di glutine. La quinoa è un alimento sano, leggero e altamente digeribile, quindi particolarmente adatto all'alimentazione dei bambini.  
E' facile e veloce da preparare e si presta molto alla preparazione di piatti freddi e insalate. 

INGREDIENTI
(per 2 persone)
  • 140 grammi di Quinoa
  • 1/2 mango 
  • 1/2 cipolla rossa 
  • 1 cm di zenzero fresco grattuggiato
  • 2 o 3 carote
  • 125 grammi insalata misticanza
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
     

PREPARAZIONE 

Sciacquare la Quinoa sotto l'acqua corrente per eliminare eventuali residui di saponina, poi metterla in una pentola e coprirla con una quantità d'acqua pari al doppio del suo peso. Portare ad ebollizione e far cuocere fino a quando l’acqua non si sarà completamente riassorbita e i grani avranno raddoppiato il loro volume e saranno diventati trasparenti (circa 10/15 minuti). Salare, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Nel frattempo tagliare il mango a dadini piccoli e tritare la cipolla. Quando la quinoa sarà raffreddata unire tutti gli ingredienti, grattuggiare lo zenzero e condire con olio e sale. 
Buon appetito! 




Crocchette di patate al forno con fagiolini e cipolla rossa


Questa ricetta è l'esempio di quello che solitamente si definice riciclo creativo degli avanzi! Capita a volte che mi avanzi del cibo, ma quando succede non lo butto quasi mai e cerco, se possibile, di riutilizzarlo in qualche modo. In questo caso avevo a disposizione un po' di patate lessate e una porzione di fagiolini lessati, che ho usato come base per realizzare delle crocchette di patate, con l'aggiunta di alcuni aromi. 
 
INGREDIENTI 
(per una ventina di crocchette)
  • 4 patate medie lessate
  • 100 g fagiolini lessati
  • 1 pizzico di curry
  • 2 cucchiai di lievito alimentare in scaglie
  • mix di erbe aromatiche secche q.b.
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 1 cucchiaio di acqua
  • 1/4 di cipolla rossa
  • impanatura di mais q.b.

PREPARAZIONE

In una ciotola schiacciare le patate lessate con una forchetta. Con un coltello, tagliare a pezzettini i fagiolini lessati. In una padella antiaderente scaldare un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e far appassire la cipolla rossa, alla quale andremo ad aggiungere i fagiolini e un pizzico di curry. Lasciare insaporire i fagiolini per qualche minuto, poi spegnere la fiamma e lasciare raffreddare. Nel frattempo in un piccolo recipiente sciogliere 1 cucchiaio di amido di mais in un cucchiaio di acqua e mescolare evitando che si formino grumi. Aggiungere alle patate schiacciate i fagiolini, 2 cucchiai di lievito in scaglie, un pizzico di erbe aromatiche a piacere, l'amido di mais sciolto in acqua, salare e mescolare il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto omogeneo. Rivestire una teglia con carta da forno unta con olio extravergine d'oliva. Con l'impasto formare delle crocchette (a mani nude o con l'aiuto di un cucchiaio), passarle nell'impanatura di mais e adagiarle nella teglia. Cuocere per una ventina di minuti nel forno preriscaldato e ventilato a 200°C.  Le crocchette possono essere cotte anche in padella, ovviamente in questo caso la quantità di olio utilizzato è maggiore e di conseguenza l'apporto calorico aumenta!
Buon appetito!


martedì 2 settembre 2014

Hummus al cumino con zucchine grigliate e pomodori marinati



L'estate è ormai agli sgoccioli, le vacanze sono finite, ma le giornate sono ancora soleggiate e piacevolmente tiepide! Oggi avevo voglia di un aperitivo fresco e colorato, semplice e veloce da preparare.  Adoro l'hummus di ceci e lo trovo particolarmente adatto come base cremosa per tartine, crostini e bruschette o, come in questo caso, per un tortino leggero da accompagnare magari ad un buon bicchiere di vino bianco fresco e fruttato.

INGREDIENTI (per 2 tortini)

  • 240 grammi di ceci lessati 
  • 2 zucchine 
  • 2 pomodori maturi
  • il succo di 1/2 limone 
  • 2 rametti di rosmarino
  • 4 foglie di salvia
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/2 scalogno
  • 1 presa di semi di cumino
  • 1 cucchiaio di tahine
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.

PREPARAZIONE

Affettare le zucchine a rondelle fini e grigliare. Tagliare a cubetti fini i pomodori. Con un tritatutto tritare finemente lo scalogno, il rosmarino, la salvia e qualche cubetto di pomodoro. Aggiungere la salsa di soia e il resto dei pomodori e lasciare marinare per almeno un'ora. In un robot da cucina versare i ceci lessati, aggiungere 1 cucchiaio di tahine, una presa di sale, uno spicchio d'aglio, il succo di limone, i semi di cumino e qualche cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e preparare l'hummus. Con l'aiuto di un coppapasta realizzare il tortino partendo da uno strato di zucchine grigliate sul quale adagiare l'hummus, un altro strato di zucchine e infine i pomodori marinati. Il nostro aperitivo è pronto! Buon appetito!! 


venerdì 8 agosto 2014

Fagottini ripieni fritti alla pizzaiola

Gli amanti del cibo sano possono tranquillamente saltare questo post!! :-) Scherzi a parte, sappiamo che la frittura non è propriamente salutare, però direi che ogni tanto una piccola incursione nel junk food possiamo anche permettercela, no? Girovagando in rete si trovano molte ricette per realizzare i famosi sofficini in versione vegan. Io ho preso spunto da varie ricette scovate navigando e ho apportato le mie varianti per avere i miei sofficini personalizzati!! Per il ripieno invece ho utilizzato la mozzarella di mandorle con ricetta di Tiziana Annichiarico scovata nel gruppo "ricette vegan" su Facebook  (non conosco Tiziana, ma  mi sembra doveroso citarla e ringraziarla) : tritare con un frullatore 40 g di mandorle non tostate, pelate al naturale. aggiungere 160 gr di acqua, frullare nuovamente, sale q.b. , aggiungere 5 ml di olio d'oliva, 25 gr. di fecola di patate, versare il composto in un pentolino e cuocere sul fuoco girando continuamente per circa 10 min. a fine cottura versare la mozzarella in un recipiente unto e far raffreddare qualche ora in friforifero.. Devo dire che non mi aspettavo un risultato tanto fedele all'originale e soprattutto non vedo l'ora di rifarli nel gusto che da bambina preferivo: ai funghi porcini! Per il momento gustiamoci quelli alla pizzaiola!

INGREDIENTI


  • 200 gr di farina integrale tipo 1
  • 180 ml circa di acqua
  • 1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
  • 1 cucchiaino di sale
  • pan grattato alle erbe q.b.
  • 2-3 cucchiai di amido di mais
  • 6 cucchiai d'acqua
  • mozzarella di mandorle q.b.
  • pomodoro fresco q.b.
  • basilico fresco q.b.

Versare la farina setacciata e il sale in una ciotola, nella quale poi andiamo ad aggiungere l'olio e l'acqua. Impastare fino ad ottenere una palla di pasta liscia e compatta.
Stendere la pasta con un mattarello, finché non avrà uno spessore di 4 - 5 mm.
Con un coppapasta andiamo a ritagliare dei dischi.
Per la pastella sciogliamo l'amido di mais in 6 cucchiai di acqua leggermente salata.
Farcire ogni disco di pasta con mozzarella, pomodoro e basilico e chiuderlo a mezzaluna schiacciando leggermente i bordi con le dita.
Spennellare i  sofficini con un pennello intinto nella pastella e quindi impanarli nel pangrattato alle erbe.
Possiamo friggere i sofficini in padella con olio di semi di girasole, oppure cuocerli in forno su carta da forno oliata leggermente a 200° per circa una ventina di minuti, avendo l'accortezza di girarlli a metà cottura.
Buon appetito!!


Potete trovare una variante di questa ricetta sul mio canale YouTube: