lunedì 23 ottobre 2017

In memoria di Anouk

Anouk, 15/07/2001-15/09/2017

Il 15 Settembre scorso la mia dolce Anouk mi ha lasciata.
E' trascorso più di un mese, ma il dolore e il senso di vuoto non accennano a decantare.
Ho dovuto con fatica organizzare una nuova quotidianità senza il mio angelo custode a 4 zampe.
Adesso i 16 anni di vita insieme sembrano trascorsi in un lampo, eppure ne abbiamo passate così tante, abbiamo visto così tante cose, con due sguardi che si sono fusi in uno solo. Due cuori che hanno imparato a battere all'unisono.
Anouk non è mai stata un cane qualununque, ha sempre avuto "quel guizzo speciale", una marcia in più, era sempre un passo avanti, anche nell'accogliere la malattia e la sofferenza.

Anouk a 6 mesi


E' stata la mia maestra, ho imparato così tanto da lei, specie da quel lontano gennaio del 2010, quando la diagnosi di leishmania sembrava una condanna. Invece quella diagnosi è stata un'opportunità per noi. Per me, perché da quel momento l'ho tenuta più vicina, per paura di perderla ed ho iniziato a conoscerla davvero. E per lei, perchè si è rialzata più forte di prima, sconfiggendo la malattia ed iniziando ad esprimere il suo immenso potenziale.


Dolce Anouk, quante vette abbiamo scalato io e te!
In montagna eri davvero tu, al tuo meglio. Eri nel tuo elemento.
Ti brillavano gli occhi, lassù.
Quegli occhi in cui vedevo riflessa un'immagine di me di cui non sarò mai all'altezza.
Mi hai amato di un amore irripetibile, immenso e irripetibile.
L'amore puro e perfetto di chi si abbandona all'altro con la massima fiducia possibile e dà senza chiedere mai nulla in cambio. L'amore di un cane.
Io ho fatto del mio meglio per corrisponderlo, commettendo un sacco di errori.
Amandoti nel mio modo goffo, imperfetto, impaziente, inadeguato. Umano.



Quando ci siamo trasferite, abbiamo affrontato insieme un grande cambiamento. E l'abbiamo accolto come una nuova occasione per crescere ed imparare. Anche se avevi già 12 anni, sei riuscita a sorprendermi con la tua voglia di rimetterti in gioco, fare nuove esperienze e colorare il nostro rapporto di nuove sfumature, superando la paura e trovando un nuovo equilibrio nelle nuove abitudini.



Non ti sei arresa nemmeno quando, a 15 anni, hai iniziato a perdere la vista e l'udito. Avevi ancora voglia di imparare, voglia di superare gli ostacoli trovando nuove soluzioni, attingendo alle tue sorprendenti risorse. Per seguirmi hai imparato ad usare altri sensi. Pur di starmi vicina. Credo di non essere ancora riuscita a realizzare appieno quanto grande fosse il tuo amore per me.




Ho cercato di restituirti una parte dell'immensità che mi hai donato, quando più hai avuto bisogno di me.
Ho spesso fallito, mi sono sentita talvolta frustrata, inadeguata, incapace di accettare i tuoi cambiamenti, forse perchè sapevo che rappresentavano l'inizio dell'inevitabile separazione che avremmo dovuto affrontare.
Hai combattuto fino all'ultimo giorno e quando hai deciso che era arrivato il momento di lasciarti andare, ancora una volta hai dimostrato di possedere una saggezza misteriosa, aspettando che non fossi sola per abbandonarti alla sofferenza tra le nostre braccia. Hai voluto che ci fosse tutta la tua famiglia a salutarti, tutto il tuo mondo.




Il melograno di Anouk, Carrara (MS)
Sapessi quanto mi manchi, piccola Anouk.
Sono felice di aver avuto la possibilità di riportarti a casa a farti riposare sotto un alberello di melograno che ho scelto appositamente per te, al quale darai linfa e nutrimento, perché  cerchio della vita si rinnovi......
Grazie per questi meravigliosi 16 anni, perché ogni giorno trascorso al tuo fianco è stato un dono, un privilegio per il quale mi sento incredibilmente fortunata.
Nessuno sarà mai come te. Il nostro è stato un rapporto unico, una connessione profonda ed irripetibile di anime. E lo sarà sempre.
Perché da qui dentro tu non te ne andrai mai.
Sarai parte di me finché avrò vita.
Ti amo immensamente. Mia ombra 💕




E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"

 "Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
(da "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry)

p.s. Non comprate, adottate! Chi adotta salva una vita!  

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