mercoledì 25 novembre 2015

Testaroli della Lunigiana con crema di broccoli e noci

Oggi ho rivisitato un piatto al quale sono molto legata, perché fa parte delle tradizioni della mia provincia (Massa Carrara),  in particolare della Lunigiana: i testaroli. I Testaroli della Lunigiana sono una pasta di origini molto antiche. Erano già noti ai tempi dell'Impero Romano, sono divenuti nel corso del tempo un piatto tipico della cucina povera dell'alta Toscana.. Ancora oggi vengono realizzati con gli stessi semplici ingredienti: farina, acqua e sale.
Nella zona dell’antica città di Luni (che oggi corrisponde al territorio della provincia di Massa e Carrara), vengono impastati giornalmente dai fornai.
Il termine "Testaroli" deriva dalla parola "testo", che è il contenitore in ghisa (un tempo in terracotta) in cui vengono cotti. Oggi sono fatti di farina di grano, ma anticamente si facevano col farro, e si presentano come dei dischi molto sottili con un diametro di circa 40 centimetri. Solitamente si acquistano freschi presso i fornai, ma si possono trovare anche nelle botteghe di prodotti tipici, conservati generalmente sotto vuoto.
Vengono tagliati a quadrettoni o rombi e poi versati in una pentola d’acqua salata bollente e, prima di immergerli, si spegne subito il fuoco.
La cottura avviene quindi a fuoco spento, per 3 minuti circa.
Infine si scolano delicatamente con un mestolo forato e si condiscono. La tradizione vuole che si condiscano col il pesto, ma sono ottimi anche con qualsiasi altro sugo. 
La loro porosità consente di assorbire il condimento molto più di qualsiasi altro tipo di pasta, ed il loro spessore li rende particolarmente gustosi al palato.




 INGREDIENTI
(per 2/3 persone)
  • 1 testarolo (420 g) 
  • 1 broccolo piccolo
  • 60 grammi di noci sgusciate
  • 1/2 scalogno
  • olio e.v.o. (q.b.)
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b. 


PREPARAZIONE

Tagliare il broccolo a pezzetti e far cuocere in acqua bollente, poi scolare e lasciar raffreddare. In una padella antiaderente, scaldare qualche cucchiaio di olio extravergine d'oliva e far appassire un mezzo scalogno tritato, poi aggiungere le noci triturate grossolanamente. Con un mixer, ridurre il broccolo in purea e aggiungerlo al soffritto di noci e scalogno, quindi aggiustare di sale e amalgamare bene. Tagliare il testarolo a rombi e versarlo in una pentola di acqua bollente salata, spegnere il fuoco e attendere 3 minuti prima di scolare. Condire i testaroli con la crema di broccolo e spoverare con pepe nero e granella di noci prima di servire. Buon appetito!! 

7 commenti:

  1. Ciao! io non sono una foodblogger, anzi, completamente profana dell’argomento e, alla ricerca di alcune basi per imparare a cucinare per me, sono arrivata qui quasi per caso, ma ne sono felice perché ho trovato tante belle cose interessanti da leggere, anche indietro, colpita dalle immagini e dalle parole, di un mondo tutto da scoprire. Perdonami l’intrusione da sconosciuta e spero di non disturbarti, ma volevo sapere come stai e dirti che mi cimenterò nel provare questa ricetta che mi attira molto per uno dei miei primi esperimenti se trovo i panigacci qui a firenze :) ??? mi auguro di aver azzeccato dove commentare, un caldo saluto, Elisabetta

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    1. Ciao Elisabetta!! Grazie mille per essere passata dal mio blog e grazie per le tue belle parole!! Spero davvero che qui tu possa trovare tanti spunti per la tua cucina ;) Mi fa davvero piacere che tu abbia lasciato un commento! Non so se troverai i testaroli a Firenze, ma è possibile, dal momento che ormai quelli sottovuoto si trovano un po' ovunque. Da non confondere coi panigacci, che sono più piccoli e vengono cotti nei testi di terracotta. Grazie ancora e a presto, Elisabetta!! ;)

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    2. Ciao! scusate l'intromissione, i testaroli si trovano facilmente nei conad e eurospin, almeno nella zona di Parma, quindi potrebbero essere in vendita anche su Firenze presso questi supermercati.
      Complimenti a Francesca per il blog, cercavo la ricetta della polenta incatenata e ora sto leggendo ricette su ricette... :-)

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    3. Ciao Elisa, grazie mille per il tuo utilissimo intervento, adesso sappiamo dove possiamo trovare più facilmente i testaroli! Grazie anche per le tue belle parole sul mio blog e...benvenuta!!

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  2. grazie a te per avermi risposto! pensa che io credevo fossero la stessa cosa, che gnurante, chi meglio di te per fare luce che sei di lì! oh, se li trovo te lo vengo subito a dire e a rompere le palle ;))))

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  3. Francesca!!!!! Che bell'approfondimento ^_^ Non ho mai mangiato i testaroli e mi intriga il fatto che in origine fossero al farro. Non posso più mangiare farina di frumento e.... mi toccherà concedermi alle vecchie tradizioni ^_^
    Splendido piatto, bravissima.

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    1. Ciao Erica!!! grazie mille, io adoro riscoprire e rivisitare piatti semplici e genuini della cucina povera, specialmente se appartengono alla tradizione dei miei luoghi di nascita, ai quali come avrai capito sono legatissima! Un bacio, cara ^_^

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