lunedì 30 marzo 2015

Quinoa con crema di broccolo al mandarino, con capperi e mandorle



Sono recentemente passata dal mio mulino di fiducia, in Toscana, dove ho fatto rifornimento di farina di tipo 1 macinata a pietra, farina di ceci e quinoa.  Ormai era da un po' di tempo che non cucinavo la quinoa e mi è venuta voglia di sperimentare nuovi accostamenti. Ho improvvisato un primo piatto semplicissimo e veloce da realizzare, ma molto gustoso e soprattutto adatto a chi, come me, in questo periodo sta cercando di consumare pasti ipocalorici per perdere qualche chilo senza per questo rinunciare al gusto e alla buona tavola! Come sappiamo, la quinoa è un alimento molto digeribile, proteico, dal sapore delicato e con poche calorie. Contiene fibre e minerali, come magnesio, fosforo, zinco e ferro. La quinoa, inoltre, è particolarmente adatta ai celiaci, in quanto è totalmente priva di glutine, perfetta sia per gli adulti che per i bambini. Quello che spesso non si sa è che i semi sono rivestiti di uno strato protettivo a base di saponine che li preservano da uccelli, insetti e funghi. Le saponine, però, conferiscono ai semi della quinoa un intenso sapore amaro. Prima di consumare la quinoa, dobbiamo perciò eliminare le saponine. Per questo è consigliabile sciacquare bene i semi in acqua corrente fredda prima di cucinarli. Per condire la mia quinoa ho realizzato una crema di broccolo aromatizzata con l'ormai onnipresente nota agrumata della farina di mandarino e il caratteristico sapore deciso e pungente dei capperi.
I capperi contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono ricchi di sali minerali come calcio, potassio, ferro e fosforo.
I capperi sono inoltre un rimedio naturale contro le allergie, poiché svolgono un importante ruolo nella protezione dell'organismo dagli allergeni dei pollini, della polvere, degli alimenti e degli agenti chimici. 
Ho poi aggiunto una manciata di granella di mandorle per ottenere un ottimo piatto unico, leggero ma nutriente. 


INGREDIENTI
  • Quinoa, 200 grammi
  • 1 Broccolo medio 
  • 1 manciata di capperi
  • 1 manciata di granella di mandorle
  • farina di mandarino, 1 cucchiaino
  • 1 scalogno
  • pepe nero, q.b. 
  • olio extravergine d'oliva q.b. 


PREPARAZIONE

Sciacquare bene la quinoa sotto acqua corrente, poi lessarla per circa 15 minuti in acqua salata. 
Pulire il broccolo, tagliarlo a pezzi grossolani e bollire in abbondante acqua salata.
In una padella antiaderente scaldare uno o due cucchiai di olio extravergine d'oliva, poi aggiungere lo scalogno tritato, la farina di mandarino e i capperi. Unire infine il broccolo scolato, aggiustare di sale e far insaporire per qualche minuto. Spegnere il fuoco e, successivamente, frullare fino ad ottenere una crema omogenea. Condire la quinoa, scolata dell'acqua in eccesso, con la crema di broccolo e giarnire con qualche cappero intero, una manciata di granella di mandorle, un pizzico di farina di mandarino e un pizzico di pepe nero. 
E' preferibile, se si ha il tempo, far cuocere il broccolo a vapore anziché farlo bollire. In questo modo si preservano intatte tutte le sue proprietà nutritive e il suo sapore risulterà più intenso. 
Buon appetito!!




martedì 17 marzo 2015

Torta "Pollock" con pan di spagna al mandarino, crema chantilly e caos di cioccolato bianco


Qualche giorno fa è stato il compleanno di mio marito e, visto che è golosissimo di dolci, gli ho fatto una sorpresa e ho preparato una torta di compleanno davvero particolare! Mi sono ispirata ai quadri di Pollock, grande rappresentante dell'action painting, che dipingeva stendendo le tele sul pavimento del suo studio, utilizzando la tecnica della sgocciolatura. Per applicare il colore, che versava e lasciava colare, si serviva di cazzuole, coltelli o bastoncini, creando caotici intrecci di linee e macchie colorate. Come la base della torta ho fatto due dischi di pan di spagna al mandarino, aromatizzandoli con l'ormai famosissima e super versatile farina di mandarino suggeritami da Erica, alias la Cuocherellona, che ho già utilizzato per i miei fagottini di verza, occasione in cui ho anche spiegato il semplice procedimento per ottenerla. Ho trovato al mercato le prime fragole italiane della stagione e le ho usate per realizzare una bagna alla fragola per inumidire il pan di spagna. Poi ho farcito il pan di spagna con della crema chantilly e, infine, ho usato del cioccolato bianco di soia per la copertura della torta. La preparazione è lunga e abbastanza laboriosa, ma ne vale davvero la pena! Il sapore agrumato del pan di spagna si sposa perfettamente con la dolcezza della farcitura di morbida crema vanigliata e l'aroma di fragole fresche della bagna dona all'insieme un tocco di freschezza primaverile. La copertura di cioccolato bianco è molto delicata e non altera i sapori della torta, ma li racchiude in un guscio croccante, che poi si scioglie in bocca regalando al palato un vellutato finale di burro di cacao e vaniglia. La torta è stata apprezzatissima, non solo dal marito!!

una tela di Pollock



INGREDIENTI
(per il pan di spagna)
  • 270 grammi di farina integrale di tipo 1, macinata a pietra
  • 270 ml di latte vegetale 
  • 160 grammi di zucchero integrale di canna 
  • 130 grammi di fecola di patate
  • 100 grammi di burro di soia bio
  • 100 grammi di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere (o essenza di vaniglia)
  • la scorza grattugiata di 1 limone non trattato
  • 1 cucchiaio di farina di mandarino (autoprodotta)
  • 1 pizzico di sale
(per la bagna alla fragola)
  • il succo estratto da 250 grammi di fragole fresche
  • acqua q.b.
  • 2 cucchiai di zucchero
 
(per la crema chantilly)
  • 200 ml di  panna da montare vegetale (nel mio caso autoprodotta)
  • 500 ml  di latte vegetale
  • 80 grammi di amido di mais
  • 4 cucchiai di zucchero integrale di canna 
  • 1 pizzico di curcuma
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 pezzo di buccia di limone non trattato
(per il topping)


 PREPARAZIONE

In un recipiente versare lo zucchero, quindi aggiungere il burro di soia, lasciato ammorbidire a temperatura ambiente per circa 20 minuti. Amalgamare con l'aiuto delle fruste elettriche fino ad ottenere un composto cremoso, poi aggiungere l'olio e continuare a frullare fino ad amalgamare completamente. In una ciotola capiente setacciare la farina, la fecola e unire il lievito, un pizzico di sale, la vaniglia , la farina di mandarino e la scorza di limone, poi amalgamare con una spatola. Unire il composto di burro di soia, zucchero ed olio ottenuto in precedenza agli ingredienti secchi e mescolare bene, quindi aggiungere il latte senza smettere di mescolare. Per amalgamare al meglio utilizzare le fruste elettriche fino ad ottenere un impasto denso e cremoso. Trasferire il composto in una teglia grande precedentemente unta o foderata di carta da forno oppure, se si vuole una torta a due piani, utilizzare una teglia media ed una piccola: io ho utilizzato una teglia di 20 cm di diametro e una piccola teglia di 12 cm di diametro. Infornare a 170° per 40 minuti. Nel frattempo preparare la panna montata vegetale: versare in un bicchiere da minipimer 50 ml di latte vegetale con 3 cucchiai di zucchero integrale di canna e iniziare a frullare col minipimer per incorporare aria. Senza smettere di frullare, versare a filo 150 ml di olio di semi di girasole e infine qualche goccia di succo di limone. Mettere la panna a raffreddare in frigorifero e, nel frattempo, preparare la crema pasticcera: mettere in un pentolino il latte con la buccia di limone e, mescolando con una frusta, unire lo zucchero, l'amido di mais, la vaniglia e un pizzico di curcuma. Portare ad ebollizione, senza smettere di mescolare, e attendere che la crema si addensi. Una volta raggiunta la densità desiderata, coprire con un coperchio e lasciar raffreddare. Quando la crema si sarà raffreddata, unire la panna e amalgamare bene con una spatola. Per preparare la bagna, estrarre con un estrattore il succo delle fragole e filtrarlo. In mancanza di estrattore, può essere utilizzata anche una centrifuga. Mettere il succo di fragola in un pentolino, se necessario allungare con acqua e zuccherare, poi scaldare a fuoco basso finché lo zucchero si sarà completamente disciolto. Lasciar raffreddare. Quando tutti i componenti saranno raffreddati, si può comporre la torta. Tagliare a metà il pandispagna e scavare un po' la base all'interno con un cucchiaio per fare posto alla crema. Bagnare la base del pan di spagna con la bagna alla fragola, quindi aggiungere la crema chantilly e ricoprire con la parte superiore del pan di spagna. Se la torta è a due piani, spalmare uno strato sottile di crema anche sulla parte superiore del pan di spagna più grande, in corrispondenza del punto in cui andremo ad appoggiare il pan di spagna più piccolo. Per la copertura, infine, sciogliere a bagnomaria 5 tavolette di cioccolato bianco di soia con 1 o 2 tazzine d'acqua e versare il composto sulla torta con l'aiuto di una spatola. Per l'effetto artistico "Pollock" usare la spatola come se fosse un pennello per cospargere la superficie della torta di "pennellate" casuali. Per ottenere un effetto ancora più scenografico, si può utilizzare metà cioccolato bianco e metà cioccolato fondente. Ma per avere un Pollock "autentico" consiglio di dividere in varie parti il cioccolato bianco e unire a ciascuna parte un colorante alimentare vegetale tipo questi , per poter dare pennellate di vari colori e avere una coloratissima opera d'arte da gustare! Il successo è assicurato!
...Buon appetito!! 



mercoledì 11 marzo 2015

Fagottini di cavolo verza al profumo di mandarino


Fa il suo esordio in occasione di questa ricetta una mia recente scoperta: la sorprendente "farina" di mandarino, il cui merito va tutto all'inventiva della "collega" Erica, del blog La Cuocherellona (consigliatissimo!!!), dalla quale c'è sempre da imparare: ho fatto pazientemente essiccare le bucce (rigorosamente non trattate!) di alcuni mandarini provenienti dalla riviera ligure e altri trafugati dall'alberello di mio padre in Toscana, dopodiché le ho polverizzate con un macinaspezie. Per seccare le bucce si può utilizzare un essiccatore, ma è possibile ottenere agevolmente lo stesso risultato poggiandole su un termosifone. Questa farina è stata una vera rivelazione: ne basta veramente poca per conferire un'aroma inconfondibile ai nostri piatti...ne sono assolutamente entusiasta e non vedo l'ora di utilizzarla anche per qualche preparazione dolce o per un primo sfizioso!! Come è mia abitudine, ho fatto le cose in grande: ne ho preparata una dose generosa (avevo molti mandarini!) e l'ho messa in un barattolo di vetro, che conservo in frigorifero per farla durare il più a lungo possibile, soprattutto in previsione del periodo in cui i miei amati agrumi saranno passati di stagione! Per quanto riguarda il formaggio affumicato, invece, ho seguito la ricetta del formaggio affumicato tipo provola, tratta dal meraviglioso libro "Formaggi Veg" di Grazia Cacciola (uno dei regali più belli che io abbia mai ricevuto!!). Non so se posso pubblicare qui la ricetta, nel dubbio evito di violare eventuali diritti d'autore (ammetto la mia ignoranza in materia) e vi rimando al libro. Per il ripieno di questi fagottini, in ogni caso, si può usare benissimo del tofu o il formaggio vegetale che preferite, affumicato o meno.
Come principale componente del ripieno, infine, ho utilizzato lo stesso bulgur di soia adoperato per fare queste polpette , che ha il pregio di avermi ispirato anche questi fagottini dal cuore cremoso. Il profumo che si sprigiona è un perfetto connubio tra la freschezza del mandarino e le decise note aromatiche della salvia, mentre al palato il ventaglio di aromi si arricchisce anche di una punta di piccante, grazie al peperoncino, e del gusto dolce e aromatico del formaggio affumicato.  Io e mio marito ce li siamo pappati per cena... inutile dire che non ne è avanzato neanche uno!

farina di mandarino


INGREDIENTI

  • una decina di foglie di cavolo verza
  • 120 grammi di bulgur di soia
  • 250 grammi di formaggio vegetale affumicato (autoprodotto)
  • 1 scalogno
  • 4 foglie di salvia fresca
  • 2 cucchiaini di farina di mandarino (autoprodotta)
  • 1 pizzico di peperoncino
  • sale q.b.

 PREPARAZIONE

Cuocere il bulgur di soia per 15 minuti in acqua bollente salata, scolare e lasciar raffreddare. Sbollentare le foglie di cavolo, scolarle e lasciarle asciugare su un panno. Tritare finemente uno scalogno e qualche foglia di salvia. In una padella antiaderente scaldare un paio di cucchiai di olio extravergine d'oliva, quindi aggiungere il trito di scalogno e salvia, la farina di mandarino e una presa di peperoncino. Attendere qualche minuto poi aggiungere il bulgur di soia e far cuocere per una decina di minuti, per far sì che assorba bene tutti gli aromi. Infine, abbassare la fiamma al minimo, aggiungere il formaggio tagliato a tocchetti e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Spegnere la fiamma e lasciar raffreddare un po' l'impasto. A questo punto per realizzare i nostri fagottini non resta altro da fare che prendere una foglia alla volta, riempirla con uno o due cucchiai di impasto e richiuderla su se stessa da ogni lato, se necessario fermando la chiusura con uno stuzzicadente. Per la cottura è consigliabile utilizzare una pentola antiaderente, con un filo d'olio extravergine d'oliva, tenere la fiamma bassa e, se necessario, aggiungere poca acqua nel caso i fagottini dovessero attaccarsi al fondo. In alternativa, possono essere cotti in forno per circa 15 minuti a 170°, avendo cura di porre nel forno un recipiente con dell'acqua per far si che non si asciughino troppo. Buon appetito!!



lunedì 9 marzo 2015

Crostata di frolla all'arancia con crema alla vaniglia



Oggi ho preparato una frolla diversa dal solito, più leggera della frolla fatta con il latte vegetale e decisamente più profumata della frolla all'acqua. Per la parte liquida della ricetta, infatti, ho utilizzato un estratto di arance fresche. Se non si dispone di un estrattore di succo è possibile utilizzare una semplice spremuta d'arance, avendo però l'accortezza di filtrarla prima di utilizzarla. Il succo di frutta attribuisce alla frolla una freschezza e un'aroma irresistibile e si può fare col succo di qualsiasi frutto. Non vedo l'ora che arrivino le fragole per realizzare dei biscotti con frolla alla fragola!
Utilizzare il succo di frutta, naturalmente dolce, ci permette anche di utilizzare una quantità minore di zucchero.
Il risultato è stato sorprendente: la frolla è fragrante, croccante in superficie e morbida al morso, perfetta per preparare una bella crostata col cuore cremoso. L'accostamento che più mi ha ispirata è quello con una bella crema pasticcera alla vaniglia, con un pizzico di zenzero. Fortuna che ne ho conservata una piccola fetta per l'assaggio, perché è sparita in tempo record!

INGREDIENTI
(per la frolla all'arancia)
  • 400 grammi di farina tipo 1 macinata a pietra
  • 150 grammi di fecola di patate 
  • 200 ml di spremuta d'arance filtrata o estratto di arance
  • 150 grammi di zucchero integrale di canna
  • 60 grammi di olio di semi di girasole
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • la scorza grattugiata di 1/2 arancia non trattata
(per la crema)
  •  500 ml di latte di soia 
  • 4 cucchiai di zucchero di canna integrale
  • 80 grammi di amido di mais
  • aroma di vaniglia q.b.
  • un pezzetto di buccia di limone
  • un pizzico di zenzero


PREPARAZIONE

In una ciotola setacciare la farina, la fecola, il lievito e aggiungere lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungere la scorza grattugiata quindi i componenti liquidi, prima l'olio poi l'estratto di arance, e amalgamare tutto con una spatola o un cucchiaio di legno. Trasferire l'impasto su un piano ed impastare con le mani fino ad ottenere una palla liscia e omogenea. Avvolgere l'impasto con pellicola trasparente e lasciar riposare in frigo per circa un'ora. Nel frattempo preparare la crema: scaldare il latte a fuoco basso aggiungendo lo zucchero, l'aroma di vaniglia, un pizzico di zenzero e un pezzo di buccia di limone. Mescolando con una frusta versare nel latte l'amido di mais e continuare a mescolare. Portare ad ebollizione e attendere che la crema si addensi senza mai smettere di mescolare. Quando la crema raggiunge la consistenza desiderata spegnere la fiamma e lasciar raffreddare, coprendo con un coperchio per evitare che asciugandosi in superficie faccia la crosticina. Quando la crema si sarà raffreddata, sarà possibile togliere la buccia di limone. Estrarre l'impasto dal frigo e stenderne i due terzi (lasciarne da parte un terzo per la copertura) con il mattarello su un piano, finché non avrà raggiunto lo spessore desiderato. Trasferire poi l'impasto in una tortiera di 24cm di diametro, foderata di carta da forno e bucherellare la pasta con una forchetta. Versare la crema nella tortiera e stendere l'ultima parte dell'impasto cercando di ottenere una forma circolare, dopodiché coprire la crema e chiudere i bordi della torta ripiegando gli orli su se stessi. Bucherellare anche il disco di copertura e infine infornare a 180° per una mezz'oretta. Controllare la cottura con uno stuzzicadente. Buon appetito!!

mercoledì 4 marzo 2015

Polpettine speziate con semi di chia


Ebbene si, sono una fanatica delle polpette e dei burger!! Non perdo occasione per provare nuovi impasti, nuovi mix, nuove consistenze e nuovi aromi!! Le possibilità offerte dai legumi, combinati con spezie ed erbe aromatiche sono praticamente infinite e mi appassiona tantissimo esplorarle tutte! Qualche giorno fa, mentre facevo la spesa, sono stata incuriosita da una confezione di "Bulgur di Soia" (fa parte della linea benessere "Mi Voglio Bene", ogm free e priva di ingredienti artificiali, di Pedon): non lo avevo mai visto né provato e così ho deciso di acquistarlo. Leggendo l'etichetta ho scoperto con piacere che è perfetto per preparare burger e polpette, così si è accesa una lampadina nella mia testa!! Ho usato circa metà della confezione per preparare queste polpette e ho messo da parte l'altra metà per sperimentare altre preparazioni!! Queste polpette nascono da una parte dall'esigenza di finire una parte delle patate che avevo lessato il giorno precedente per fare il purè, e dall'altra dalla voglia di utilizzare la paprica dolce acquistata in Marocco. Il risultato è stato sorprendente...provare per credere!!

INGREDIENTI

  • 130 grammi di bulgur di soia bio
  • 3 o 4 patate di medie dimensioni
  • 1 scalogno
  • 2 cucchiai di semi di chia 
  • 2 cucchiai di lievito alimentare in fiocchi
  • sale q.b.
  • curcuma q.b.
  • coriandolo q.b.
  • paprica dolce q.b.



PREPARAZIONE

Far cuocere il bulgur di soia in acqua bollente salata per 15 minuti poi scolare. In una piccola ciotola mescolare 2 cucchiai di semi di chia con 4 o 5 cucchiai d'acqua e attendere che il composto diventi gelatinoso. Nel frattempo lessare 3 o 4 patate di medie dimensioni, schiacciarle con lo schiacciapatate o con una forchetta e lasciar raffreddare. In una padella antiaderente scaldare 2 o 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, poi aggiungere lo scalogno tritato e le spezie. Attendere qualche minuto poi aggiungere il bulgur di soia e far rosolare per una decina di minuti, finché non si sarà insaporito bene, poi spegnere la fiamma e lasciar raffreddare.  In un recipiente amalgamare il bulgur di soia con le patate schiacciate, il gel di semi di chia e il lievito in fiocchi, e salare. Con le mani inumidite formare delle palline di impasto (con questa quantità ho fatto circa una ventina di polpette). Una volta formate le palline è consigliabile lasciarle riposare in frigo per qualche ora, ma non è strettamente necessario. L'ultimo passaggio è la cottura: io le ho passate in padella con un filo d'olio extravergine d'oliva rigirandole spesso fino a doratura, ma possono essere anche cotte in forno a 180° per 15/20 minuti. 
Buon appetito!!!



lunedì 2 marzo 2015

Muffin al cacao e mandorle


Adoro preparare i muffin, sono dolcetti perfetti ad ogni ora del giorno: per la colazione, per una merenda o come dessert mono-porzione alla fine dei pasti. Piacciono molto anche ai bambini e spesso vengono preparati in occasione delle feste di compleanno. Oggi ho preparato dei muffin al cacao e mandorle. Trovo che il gusto vellutato del cacao amaro si sposi perfettamente con il sapore inconfondibile delle mandorle. Le mandorle sono una preziosa riserva di vitamina E e di sali minerali, soprattutto di magnesio, ferro e calcio. Grazie alle elevate quantità di ferro sono un buon rimedio contro l'anemia, mentre il calcio le rende preziose per la salute delle ossa.
Tra i semi oleosi sono qelli con il più alto contenuto di fibre. Grazie all'alta percentuale di grassi “buoni”, le mandorle abbassano il livello di colesterolo nel sangue, contribuendo alla salute delle arterie e del cuore. Sono inoltre un potente antiossidante naturale, preservano la giovinezza, la bellezza della pelle e dei capelli. E' buona norma consumare 25/30 grammi di mandorle ogni giorno, perciò cerco di inserirle spesso nei miei piatti, sia dolci che salati. In pasticceria le mandorle sono da sempre uno degli ingredienti più utilizzati e devo dire che nei muffin sono perfette! In questo caso ho usato mandorle in scaglie come topping, mentre l'impasto è aromatizzato con aroma naturale di mandorla. In alternativa, è possibile sostituire una parte della farina con della farina di mandorle.


INGREDIENTI
(per circa 18/20 muffin)
  • 400 grammi di farina di tipo 1 macinata a pietra
  • 300 grammi di zucchero integrale di canna 
  • 1 bicchiere di latte vegetale
  • 3/4 di bicchiere di olio di semi di girasole
  • 2 o 3 cucchiai di cacao amaro
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di aceto di mele
  • aroma di mandorla q.b.
  • scaglie di mandorle q.b.

PREPARAZIONE

In una terrina abbastanza capiente setacciare la farina e unire lo zucchero, il cacao e il lievito. Amalgamando con una frusta incorporare il latte vegetale, l'olio di semi e qualche goccia di aroma di mandorla (se il composto rimane troppo denso, aggiungere ancora un po' di latte vegetale). Rimestare fino a che non si ottiene un composto denso e liscio. Aggiungere per ultimo il cucchiaino di aceto di mele e mescolare un'ultima volta. Distribuire il composto nei pirottini e cospargere con scaglie di mandorle. Infornare a 180° per circa 25/30 minuti (fare la prova dello stuzzicadente)....Buon appetito!